MINI CONTRATTO DI SVILUPPO
- Massimo Parlato
- 12 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 14 apr
Il nuovo strumento agevolativo cd. “Mini Contratti di Sviluppo”, finanziato dal Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale (PN RIC) 2021-2027, con risorse complessive pari a 300 milioni di euro, sostiene la realizzazione di programmi di investimento rispondenti alle finalità e agli ambiti tecnologici definiti dalla piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (Regolamento STEP).
SOGGETTI BENEFICIARI
possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente bando le imprese di tutte le dimensioni con unità produttiva nel meridione (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia).
AGEVOLAZIONI
Contributo a fondo perduto a copertura delle spese ammissibili secondo le seguenti percentuali:
a) piccole imprese: 55%;
b) medie imprese: 45%;
c) imprese di grandi dimensioni: 35%
INTERVENTI AMMISSIBILI
Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente bando i piani di investimento proposti dalle imprese che, attraverso lo sviluppo e/o la fabbricazione delle tecnologie critiche previste dal Regolamento STEP o lo sviluppo della relativa catena del valore, siano in grado di favorire la sicurezza degli approvvigionamenti nonché la resilienza e la produttività del sistema. Ai fini di cui al presente bando e conformemente agli ambiti di intervento previsti dal decreto-legge n. 60/2024, detti piani di investimento devono concernere i seguenti settori:
a) tecnologie digitali e innovazione delle tecnologie deeptech;
b) tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse, incluse le tecnologie a zero emissioni nette;
c) biotecnologie, compresi i medicinali inclusi nell’elenco dell’Unione dei medicinali critici
I progetti devono prevedere spese ammissibili di importo non inferiore a 5 milioni di euro e non superiore a 20 milioni di euro, al netto di IVA.
I piani di investimento devono essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e devono essere conclusi entro 36 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
I progetti devono prevedere un piano occupazionale incrementale connesso alla realizzazione dell’investimento che preveda anche l’assunzione di occupati qualificati;
SPESE AMMISSIBILI
Le spese ammissibili debbono riferirsi all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, come definite dagli articoli 2423 e seguenti del codice civile, nella misura necessaria alle finalità del programma di investimento oggetto della richiesta di agevolazioni. Dette spese riguardano: a) suolo aziendale e sue sistemazioni, nei limiti del 10 per cento del complessivo investimento produttivo ammissibile; b) opere murarie e assimilate, nei limiti del 40 per cento del complessivo investimento produttivo ammissibile; c) macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica. Rientrano in tale categoria le spese per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di impianti di cogenerazione (ad eccezione delle connesse opere murarie) destinati a soddisfare i fabbisogni dell’unità produttiva oggetto di intervento e dimensionati alle esigenze della medesima; d) programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi; per le imprese di grandi dimensioni tali spese sono ammissibili fino al 50 per cento dell’investimento complessivo ammissibile.
PROCEDURA DI ACCESSO
Procedura valutativa a graduatoria
Scadenza Apertura sportello
dalle ore 12:00 del 5 febbraio
fino alle ore 12:00 dell’8 aprile 2025.



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